Il progetto Welcome Home, finanziato dall’8 per mille Irpef a diretta gestione statale per l’anno 2016 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’obiettivo di sviluppare modelli alternativi e innovativi di supporto ai percorsi di integrazione dei rifugiati coinvolgendo attivamente la cittadinanza e il privato sociale attraverso esperienze di “accoglienza in famiglia”. L’intervento, realizzato dal Consiglio Italiano per i Rifugiati – CIR e da Refugees Welcome, promuove quattro azioni principali:
Interesserà 40 giovani rifugiati, prevalentemente a Roma, Lecce e Verona, per un periodo variabile tra 6 e 12 mesi. Altrettanti giovani cittadini italiani, o nuclei di giovani conviventi, saranno coinvolti per condividere il proprio spazio domestico. L’azione vuole creare le basi per una mutuo aiuto tra rifugiati e giovani studenti o lavoratori, non limitandosi esclusivamente a proporre la condivisione dell’alloggio, ma promuovendo anche la condivisione di una rete di supporto e relazioni per sostenere il cammino verso la piena autonomia.
Cosa prevede
Per chi ospiterà è previsto un rimborso forfettario fino a 400 euro per contribuire a sostenere l’ospitalità e la coabitazione.
Ogni rifugiato ospitato riceverà un pocket money giornaliero di 8 euro, totale mensile di 240 euro, per poter far fronte alle spese quotidiane e diminuire l’asimmetria con i ragazzi ospitanti.
Promuove l’accoglienza di singoli rifugiati presso famiglie di rifugiati e migranti. L’azione interesserà 20 rifugiati (o nuclei di rifugiati) prevalentemente a Roma, Lecce e Verona, con una durata variabile tra 6 e 12 mesi. L’ospitalità di un singolo da parte di una famiglia con background culturale e origini simili, ma che ha già raggiunto un livello più avanzato di inserimento socio-culturale, è una soluzione di accoglienza innovativa e potenzialmente funzionale a favorire un percorso di integrazione.
Cosa prevede
Per chi ospiterà è previsto un rimborso forfettario per contribuire a sostenere l’ospitalità e la coabitazione.
Ogni rifugiato ospitato riceverà un pocket money giornaliero di 8 euro, totale mensile di 240 euro, per poter far fronte alle spese quotidiane.
Promuove forme di accoglienza diretta di singoli e famiglie presso famiglie italiane. L’azione coinvolgerà 10 rifugiati (o nuclei di rifugiati) e famiglie ospitanti prevalentemente a Roma, Lecce e Verona, con una durata variabile tra 6 e 12 mesi. Le famiglie ospitanti giocheranno un ruolo chiave nel processo di integrazione perché permetteranno di ampliare il tessuto di riferimento sociale, relazionale e affettivo di riferimento dei rifugiati ospitati.
Cosa prevede
Nel caso in cui si ospiti una famiglia: chi accoglie riceverà un rimborso forfettario per contribuire a sostenere l’ospitalità e la coabitazione e chi è accolto riceverà un pocket money giornaliero di 12 euro, per un totale mensile di 360 euro.
Nel caso in cui si ospiti una persona singola: chi accoglie riceverà un rimborso forfettario di 200 euro per contribuire a sostenere l’ospitalità e la coabitazione e chi è accolto riceverà un pocket money giornaliero di 8 euro, per un totale mensile di 240 euro.
Mira invece a facilitare lo sviluppo di percorsi di autonomia alloggiativa attraverso:
1) un fondo fidejussorio bancario contro il rischio di morosità per facilitare l’accesso al mercato degli affitti regolari a persone che non hanno, spesso, garanzie formali da produrre;
2) un fondo di sostegno che prevede un “modulo” iniziale di contributo-alloggio, attribuito al rifugiato (singolo o capofamiglia) che stipuli un contratto di locazione, per consentirgli di fare fronte alle ordinarie richieste di deposito cauzionale, mensilità anticipate, commissioni.
Cosa chiediamo
La disponibilità a ospitare in un luogo accogliente un rifugiato, condividendo gli spazi domestici e rafforzando la sua rete sociale e affettiva in modo da facilitare il suo percorso di integrazione in Italia.
Da un punto di vista pratico, vitto e alloggio.
Non si tratterà tuttavia di fornire solo un tetto, ma soprattutto di coinvolgere le persone che verranno ospitate in una rete di supporto e solidarietà che permetterà loro di proseguire il cammino verso l’integrazione socio-culturale ed economica.
Il nostro supporto
Chi può accogliere
Qualsiasi giovane o famiglia con a disposizione uno spazio domestico sufficiente ad accogliere un rifugiato e, soprattutto, il desiderio di condividere questa esperienza di ospitalità.