“La sofferenza, sia essa risultante di proprie azioni anche criminose, del proprio desiderio di vita diversa e altrove, della propria vulnerabilità soggettiva, merita sempre riconoscimento e rispetto. Merita un linguaggio adeguato, soprattutto da chi ha compiti istituzionali. Ben sapendo che il linguaggio è il costruttore di culture diffuse e l’espandersi di un linguaggio aggressivo e a volte di odio, costruisce culture di inimicizia che ledono la connessione sociale e che, una volta affermate è ben difficile poi rimuovere. Proprio sul linguaggio vorrei che concentrassimo tutti noi, da punti diversi di responsabilità, il nostro impegno. Ben sapendo che per il ruolo che ricopriamo il nostro linguaggio ha un valore ancora più pregnante perché da esso traspare la capacità di non perdere la dimensione umana che è al fondo dell’azione di chi ha compiti di regolazione, legislazione, amministrazione, controllo.” Mauro Palma, Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale, conclude con queste parole la Relazione al Parlamento 2019.
Il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha visitato nel corso del 2018 cento luoghi di diversa tipologia: istituti di pena per adulti o minori, Rems, camere di sicurezza delle diverse Forze di polizia, servizi psichiatrici di diagnosi e cura dove si effettuano i trattamenti sanitari obbligatori, strutture residenziali per persone non autosufficienti, centri di trattenimento per i migranti irregolari, hotspot e anche una nave. Ha inoltre monitorato trentaquattro voli di rimpatrio forzato, principalmente diretti in Tunisia, Nigeria ed Egitto.
La Relazione raccoglie le osservazioni, le analisi, le criticità emerse nel corso dell’anno a seguito delle visite effettuate e le raccomandazioni del Garante nazionale sul suo ambito di azione, con riflessioni, dati e notizie inedite.
Molte quelle dedicate al difficile anno trascorso nell’affrontare i processi migratori verso l’Europa. Molte le misure che dovrebbero essere prese per il rispetto dei diritti fondamentali delle persone.
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