La legge di conversione del decreto Cura Italia ha previsto importanti misure per il sistema di accoglienza per persone bisognose di protezione:
- La proroga di tutti i progetti Siproimi al 31/12
- La possibilità per i richiedenti asilo e le persone con protezione umanitaria di rimanere nei progetti
- La possibilità di utilizzo delle strutture Siproimi da parte delle Prefetture per i richiedenti asilo e titolari di protezione umanitaria, per esigenze connesse all’attuazione di periodi di quarantena con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Viene anche confermata la possibilità che gli Enti locali utilizzino le strutture Siproimi per l’accoglienza di persone in stato di necessità.
Come CIR siamo soddisfatti di un provvedimento che va nella direzione di garantire la continuità dell’accoglienza in un momento così complesso.
Ma allo stesso tempo vogliamo sottolineare che deve essere fatta una realistica ed approfondita analisi di quali centri SIPROIMI abbiano le caratteristiche necesssarie per poter realmente garantire spazi adeguati per effettuare un periodo di quarantena o sorveglianza attiva senza mettere a rischio gli altri ospiti o gli operatori.
In questo senso, qualsiasi decisione dell’Ente locale o della Prefettura non potrà prescindere da un’approfondita valutazione della condizione del centro da effettuare congiuntamente con l’Ente gestore, e dalla garanzia di un coinvolgimento strutturato del sistema sanitario locale per il monitoraggio e la certificazione di tali situazioni.